Distinguere tra i buoni e gli inutili consigli: l'unica arma è l'intelligenza, e un po' di documentazione


"Ho notato che l'offerta di libri e dvd inerenti la ginnastica facciale sta aumentando, e aumenta anche la mia confusione. Quando mi sono imbattuta nel suo dvd ne ho apprezzato l'estrema chiarezza e non ho potuto fare a meno di notare che gli esercizi proposti non sono moltissimi, come invece accade per altre pubblicazioni. Personalmente è una cosa che apprezzo (meglio pochi esercizi, efficaci, mirati e ben eseguiti) ma vorrei chiederle come fa un non esperto a distinguere un esercizio funzionale ed efficace da uno (come quelli proposti da altre autrici per accorciare il naso) che rischiano di essere oltre che inutili anche dannosi" Manuela
Approfitto di questa domanda, fattami a proposito del mio articolo sull'inutilità degli esercizi per il naso per affrontare un argomento più vasto e che ricorre spesso tra le domande che mi vengono poste. In sostanza il concetto è: "Ok, tu dici così, un altro dice cosà, un altro dice una cosa ancora diversa. Come faccio io a sapere chi ha ragione?"
La domanda è legittima e tutti siamo sulla stessa barca. L'unica è prendersi la responsabilità di usare il buon senso e gli strumenti di conoscenza che abbiamo a disposizione. Non c'è bisogno di diventare esperti se si vuole cercare di capire alcune cose, basta semplicemente affidarsi al ragionamento e imparare a pensare efficacemente.
La prima cosa da fare è accettare il fatto che le verità raramente sono bianche o nere, ma sono sfumate: questo non deve innervosire, si tratta soltanto di imparare a rapportarsi ai fatti con coerenza. La seconda cosa è pensare "per verifiche": può la ginnastica aumentare la dimensione di un polso? Non c'è bisogno di essere un ortopedico per decidere se la risposta è più probabilmente sì o più probabilmente no: basta usare le cose che già si conoscono. Intanto posso andare a vedere su internet come è fatto un polso anatomicamente: principalmente ossa, poi tendini, muscoli piatti e sottili. I muscoli ci sono, possono svilupparsi in modo da aumentare il diametro di un polso quanto aumenta il diametro di un bicipite con l'allenamento? La risposta è nei polsi di coloro che fanno body building: no. Hanno bicipiti enormi, ma i polsi rimangono piccoli. Se ci fosse un modo per aumentarne il volume con l'allenamento muscolare ci sarebbe di certo qualcuno che mostra tale bravata, ma non c'è. Perché i bicipiti sì e i polsi no? Basta andare a vedere la costituzione anatomica delle due parti su internet e farsi un'idea, approssimativa: nel bicipite molte fibre muscolari insieme, gran "polpa" muscolare, insomma, nel polso no. Capendo un po' meglio questo posso poi andare a vedere la costituzione dei muscoli del viso e cercare di capire quali possono cambiare forma o volume e quali invece resteranno come sono: almeno un'idea me la posso fare.
Anche le dita hanno dei muscoli: se li esercito posso accorciare o allungare le dita? No, ovviamente. Posso snellire le dita oppure aumentare leggermente il volume dei polpastrelli ma le dita non crescono e tantomeno si accorciano con l'esercizio. Stessa cosa per il naso, che non è come le guance e lo si capisce anche solo toccandolo. Posso allenare i muscoli piccoli e piatti che lo ricoprono ma non è detto che questi agiscano sulla forma della cartilagine che lo costituisce.
Un altro modo di capire una volta per tutte potrebbe essere quello di fare un esperimento: due mesi di esercizi per il naso (tre minuti al giorno), per esempio, prendendo misure accurate prima e dopo. Se in due mesi non succede niente, la risposta viene da se. Anche a me piacerebbe avere un naso più corto: se trovassi un modo attraverso la ginnastica, sarei la prima a commercializzarlo. Non è certo perché "non sono a conoscenza dell'esercizio giusto": mi basterebbe comprare un libro, in caso. Il fatto è che quegli esercizi non funzionano, altrimenti li proporrei anch'io. È vero che ci sono sempre più libri di ginnastica facciale, ma come le ginnastiche di altro tipo, le differenze sono più apparenti che sostanziali e sono legate all'intensità dell'esercizio: è una questione di mercato, così come ci sono 10.000 tipi di shampoo, ma sono tutti sapone per lavare i capelli con differenze spesso aleatorie. Questo non toglie che si possano avere delle preferenze ma sono personali, come nello shampoo, e non assolute.
Gli esercizi possibili per il viso, come scrivo anche sul mio libro, sono molti, alcuni più intensi, altri più leggeri: posso allenare il mio bicipite sollevando sassi, bottiglie, i gatti, stando in piedi o seduta, lavando pavimenti e giocando a pallavolo, facendo tre ripetizioni da 15 con pausa, andando avanti un'ora a giocare a tennis e via dicendo: gli esercizi possibili per il bicipite sono migliaia. Ma il bicipite è sempre lui e se lo si allena intensamente aumenta di volume, fine. I modi per allenarlo possono fare delle differenze che interessano gli atleti professionisti, ma a livello amatoriale hanno più a che vedere con i gusti personali di chi si allena, che non con il risultato finale. 
Ci possono essere forme di allenamento più faticose, che hanno una resa più veloce, più lente e rispettose dei tempi fisiologici, più leggere, più pesanti, divertenti o con movimenti più difficili. Nel libro Visotonic auto-lifting muscolare del viso ho cercato di scegliere, tra tutti gli esercizi possibili, quelli che davano i migliori risultati richiedendo il minor tempo possibile di esercizio, per andare incontro alle esigenze di poco tempo a disposizione che ritengo siano una priorità per le mie clienti. Massimi risultati con il minimo investimento di tempo era l'obiettivo. Anche nel DVD Ginnastica facciale Metodo Visotonic, che ripropone gli stessi esercizi del libro ma filmati, ho seguito la stessa filosofia: 20 minuti di allenamento, 5 giorni a settimana.
Ci sono altri esercizi possibili? Certo: si può lavorare anche un'ora e mezza facendo esercizi per il viso. 
Ci sono esercizi che rendono meglio di quelli da me proposti o che evitano "effetti collaterali" inesistenti, come qualcuno insinua per promuovere il suo prodotto a discapito degli altri? Che io sappia no, ma siccome l'argomento mi interessa da anni e sono in continuo aggiornamento, se scoprissi esercizi migliori ci metterei pochi giorni a tirare fuori un libro nuovo e a venderlo: sarebbe mia convenienza farlo. 
Può esserci qualcosa sulla ginnastica facciale che non so? Mi basta tenermi aggiornata: è un continuo annuncio di nuove scoperte che vengono subito messe sul mercato, se ce n'è una valida credo di potermene accorgere. Le case cosmetiche mi scrivono e così fanno i produttori di "attrezzi" vari. Se ne trovassi uno davvero nuovo e non riciclato che funziona, chiederei subito di entrare in società e comunque lo pubblicizzerei.
Metto qualche esercizio anche per far ricrescere i denti tanto per riempire le pagine e fare contente tutte, e cosa mi importa se chi fa l'esercizio non ottiene niente? Potrei. Ma siccome ci tengo a collaborare anche con gente che di anatomia se ne intende, mi secca farmi la figura dell'ignorante: basta guardare la foto di questo post per vedere per esempio che il naso non è ricoperto di muscoli e che è fatto di sostanza cartilaginosa e non di pelle e grasso, che sono più modellabili, come il resto del viso.
Infine c'è un altro ragionamento che si può fare, abbastanza affidabile: se è vero che i chirurghi plastici tirano acqua al loro mulino e suggeriscono sempre l'operazione, le case cosmetiche tirano acqua dalla loro parte e promettono lifting del viso spettacolari con il solo uso di una crema: se potessero proporre una crema per accorciare il naso senza essere ridicoli l'avrebbero già fatto, ma non è possibile. Di nuovo, se una crema può teoricamente fare qualcosa per rassodare la pelle, non può comunque ridurre o modellare una sostanza come la cartilagine. 
A nessuno piace fare un'anestesia per aggiustare un naso o per ridurre le orecchie a sventola: se ci fosse un modo per farlo diversamente ci sarebbe sicuramente qualche medico non chirurgo che ci lucra sopra, altro che le insegnanti di ginnastica facciale. Così come se ci fosse la soluzione per far ricrescere i capelli se la accaparrerebbe qualche multinazionali: non verrebbe certo lasciata a un parrucchiere di provincia con il passaparola. Quando le cose funzionano, anche solo un po', si sa molto in fretta: se il "modellatore per il naso" è venduto a 20 euro da una misteriosa azienda su internet che promette miracoli e non da una casa cosmetica con una reputazione, che potrebbe accaparrarselo, venderlo per il triplo e fare una fortuna, il motivo c'è, ed è che non funziona.
Ci sono esercizi che io potrei insegnare e che non ho messo nel libro? Si, qualcuno: non li ho inseriti perché la loro utilità varia da persona a persona, in alcuni casi sarebbero inutili, in altri sarebbero difficili da eseguire. Quando si scrive un libro o si fa un filmato youtube si pensa (almeno io) soprattutto a dare qualcosa che possa andare bene per tutti, che sia semplice da capire e che non faccia danni. 
Quello che mi stupisce sempre è la pretesa del pubblico di volere una personalizzazione a tutti i costi, ma che deve andare bene per tutti, il segreto alchemico, la soluzione finale, il tutto leggendo poche righe o guardando un filmato. Oppure credere che "il nuovo" esercizio farà miracoli che quello prima non aveva fatto. Non sono pillole, gli esercizi, sono abilità da imparare: prima occorre impararli bene, studiare l'anatomia del viso, fare delle prove. Poi si può sempre consultare un buon insegnante e personalizzate il lavoro, esattamente come si fa con il parrucchiere. Non c'è un esercizio segreto miracoloso da scoprire così come non c'è un taglio segreto o miracoloso da scoprire che risolve tutti i problemi e che si impara su Youtube. Bellezza e salute si costruiscono ragionandoci sopra con una persona affidabile e soprattutto usando la propria intelligenza.

Loredana de Michelis

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